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I NOSTRI SOLDI
Il web è uno degli strumenti più utilizzati dai consumatori per informarsi e tenersi aggiornati su molti aspetti legati al consumo e all’informazione in generale: scegliere la migliore connessione adsl, infatti, assume un’importanza sempre più preponderante per i consumatori che hanno la necessità di non rimanere indietro rispetto agli altri e allo stesso tempo di risparmiare sui costi del servizio.
Consci della rilevanza di internet, anche le compagnie telefoniche si sono date da fare per essere competitive sul mercato ed è per questo che adesso è molto più semplice trovare la soluzione giusta e risparmiare sulle tariffe di telefonia, pur mantenendo una buona qualità del servizio.
La conferma di quanto detto arriva da una ricerca dell’Agcom sulla conoscenza e l’uso di internet da parte dei consumatori italiani, un documento in cui si approfondisce il loro rapporto con il web: la ricerca in questione è "L'indagine conoscitiva sul settore dei servizi Internet e dei servizi online" e indaga anche sulla diffusone e la gestione della pubblicità online in Italia.
Come funziona il mondo dell’informazione in Italia? In linee generali la ricerca ci dice che gli italiani che si informano attraverso la televisione sono l’80% ma c’è già un buon 40% che invece utilizza il web: se si parla di fatti internazionali, poi, questa percentuale cambia vedendo il web predominare su tutti gli altri mezzi di comunicazione.
Per fatti nazionali e internazionali, quindi, il internet supera anche la carta stampata e si posiziona come medium considerato più affidabile e completo rispetto al resto. Quali sono le caratteristiche che permettono al web di essere così rilevante per gli utenti? Sicuramente le modalità di fruizione e la gratuità dei contenuti.
Per quanto riguarda il primo punto, nonostante un punto di forza di internet sia la possibilità di usufruirne in mobilità, il modello di navigazione che è emerso essere il più utilizzato è quello degli apparati fissi.
La gratuità, invece, rimane un punto saldo: i servizi che vengono erogati tramite il web sono perlopiù gratuiti e portano una sempre maggiore rilevanza dei dati personali degli utenti, che servono agli addetti ai lavori sul web e agli inserzionisti, nella raccolta di informazioni sul consumo e, di conseguenza, per creare contenuti e servizi ad hoc per ogni tipologia di utente.
La valenza informativa di internet, infatti, è molto alta, essendo ormai in tutto il mondo, un mezzo di comunicazione straordinario in quanto contribuisce all’orientamento dell’opinione pubblica. La differenza con l’informazione tradizionale, infatti, sta proprio nell’abbondanza di contenuti offerti, nella possibilità di personalizzarli e nella moltitudine di modelli utilizzati per offrirli (directory di articoli, piattaforme interattive, social network, motori di ricerca, etc.).
Internet offre quindi molte modalità agli utenti per potersi informare e nello specifico è emerso che il 28% della popolazione italiana utilizza l’informazione tradizionale, ovvero i quotidiani online, più del 10% utilizza canali aggregatori come i blog e il 12,4% utilizzano il search come fonte per l’informazione nazionale ed internazionale.
Google infatti rappresenta il portale più utilizzato dagli utenti per informarsi, mentre Facebook è soltanto al quinto posto come fonte di informazione.
Questi trend, ovviamente, sono armi a doppio taglio perché se da un lato valorizzano i contenuti e l’arricchimento della user experience, dall’altro indeboliscono le vendite e l’audience dei canali informativi tradizionali, che vedono sempre più allontanarsi anche gli investimenti pubblicitari.
La pubblicità online, infatti, è molto presente nel comparto dei servizi dell’informazione e la filiera pubblicitaria acquisisce via via gradi di complessità sempre maggiori.
Grazie alla pubblicità online infatti, si è in grado di realizzare una vera e propria profilazione dell’utenza e di conseguenza è possibile creare informazione (e pubblicità) ad hoc per target specifici di consumatori, ai quali è possibile inviare messaggi mirati e sempre più personalizzati.
Tutto ciò, come detto prima, è possibile grazie alla raccolta dei dati personali degli utenti e delle loro pratiche di utilizzo del web e dei servizi che offre.
Attualmente, dalla ricerca è emerso che in generale la pubblicità su internet è pari a 81 miliardi di euro (su scala mondiale) solo nel 2012, mentre in Europa nel 2012 ha raggiunto un valore pari a 24 miliardi: analizzandone la ripartizione, è emerso che Google detiene il controllo del 32% della pubblicità online che rapportato all’Italia, significa che ne controlla quasi il 50%.
06 Maggio 2015
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