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AGRICOLTURA
CREMONA - Giovedì 16 gennaio è stato raggiunto l'accordo sul prezzo del latte tra Galbani e la controparte agricola composta da Confagricoltura, Coldiretti e Cia. Il nuovo prezzo, stabilito a 44,5 centesimi al litro, sarà in vigore dal primo febbraio al prossimo 30 giugno.
'Siamo riusciti a portare prezzo del latte destinato alla produzione dei formaggi freschi vicino o pari al prezzo del latte da qualche industriale che produce Grana Padano - commenta Antonio Piva, vicepresidente di Confagricoltura, presente alla trattativa -. Mi auguro che certi contratti fatti prematuramente vengano rivisti alla luce del tipo di lavorazione del latte. Non è giusto che l'industria paghi un prezzo così basso il latte destinato alla produzione del Grana Padano: ci vuole un giusto delta nel pagamento della materia prima tra le varie destinazioni produttive. Il prezzo concordato oggi rispetta gli indicatori di mercato e, in un momento di grave difficoltà del settore, consente la sopravvivenza delle aziende a vocazione zootecnica. Siamo consapevoli del fatto che gli allevatori meritano una maggiore remunerazione, visto l'impegno e la difficoltà a produrre latte'.
Piva sottolina poi che 'nell'arco degli ultimi cinque anni si è riusciti, grazie a una interlocuzione costruttiva con una realtà importante come Lactalis, a portare il prezzo del latte dai 30 centesimi ai 44,5 centesimi attuale'. 'Con grande senso di responsabilità - conclude il vicepresidente di Confagricoltura - Lactalis ha affrontato con noi un'analisi del mercato non solo nazionale ma anche internazionale e da questa analisi è uscito un prezzo che è in linea con l'andamento dei consumi'.
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17 Gennaio 2014
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