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CREMONA
Massimo Siboni
CREMONA - Non si è fatta attendere la riposta di Aem alle polemiche sulla sentenza con cui il Tar ha annullato la gara per l’affidamento del servizio di advisor alla Albion, società di consulenza a cui si era affidato in precedenza il Comune per valutare gli aspetti economico-finanziari della controllata, con particolare riferimento alla rimodulazione del debito e alla dimissione di alcuni asset. “E’ bene chiarirlo - chiarisce il presidente Massimo Siboni, la sentenza non parla di conflitto di interesse, anzi rispetto a questo cita giurisprudenza comunitaria sulla base della quale è da ritenersi corretta l’ammissione di Albion. Prendiamo atto della sentenza. Siamo convinti della correttezza della gara effettuata per il servizio di advisor finanziario, in quanto secondo noi sono state assicurate parità di condizioni ai concorrenti. Riteniamo di avere tutte le argomentazioni valide, dunque ricorriamo al Consiglio di Stato. Resta massimo l’impegno per portare a casa il piano di risanamento di Aem, necessario per i debiti ereditati, rilanciare l’azienda e concretizzare l’operazione di partnership industriale attualmente in corso, sempre nell’ottica dello sviluppo e del bene comune".
(leggi di più sul giornale di giovedì 7 aprile 2016)
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06 Aprile 2016
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Commenti all'articolo
gianfranco
2016/04/06 - 21:09
qualcuno è in grado di spigare perchè , dopo che degli incapaci non in grado di amministrare un azienda pubblica, cioè di tutti i cittadini, dopo aver fatto un debito della madonna, noi cittadini contribuenti dobbiamo dare 255 mila euro a una società di consulenza per capire come mettere a posto le cose. Secondo me la prima cosa da fare sarebbe quella di mandare a casa gli incapaci che hanno fatto i debito, e magari trovare il modo per farci risarcire, facendoli pagare di tasca loro, questo è il classico esempio di come si amministrano le aziende pubbliche.
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gianfranco
2016/04/06 - 21:09
qualcuno è in grado di spigare perchè , dopo che degli incapaci non in grado di amministrare un azienda pubblica, cioè di tutti i cittadini, dopo aver fatto un debito della madonna, noi cittadini contribuenti dobbiamo dare 255 mila euro a una società di consulenza per capire come mettere a posto le cose. Secondo me la prima cosa da fare sarebbe quella di mandare a casa gli incapaci che hanno fatto i debito, e magari trovare il modo per farci risarcire, facendoli pagare di tasca loro, questo è il classico esempio di come si amministrano le aziende pubbliche.
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