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CREMONA-MANTOVA
CREMONA - Disagi infiniti e viaggi da incubo: per i pendolari cremonesi - in primis quelli della linea Mantova-Milano - la battaglia con ritardi e disservizi è quotidiana. E ora un'altra beffa: la modifica di orari e fermate carata da Regione Lombardia "in modo non conforme": così lamenta l'UTP - Associazione Utenti del Trasporto Pubblico, che ha deciso di tornare all'attacco chiamando in causa direttamente le prefetture di Mantova e Cremona. In una lettera firmata dal dirigente Sud Lombardia Andrea Bertolini l'associazione lamenta la "violazione degli accordi di contrattazione e discussione degli stessi" e pretende una convocazione urgente per il ripristino delle fermate di Castellucchio e Bozzoli per i regionali Mantova-Milano e Milano-Mantova; inoltre l'UTP domanda interventi sul materiale rotabile "scadente e carente di servizi quali condizionamento estivo e riscaldamento invernale".
Intanto Legambiente inserisce la Mantova-Cremona-Milano tra le dieci peggiori linee ferroviarie d'Italia. Si legge in una nota: Su questa linea che collega due capoluoghi di Provincia con Milano i 10mila pendolari che ogni giorno la percorrono lamentano treni lenti, sovraffollati, vecchi e sporchi. Su 151 km ben 91 sono a semplice binario e vi sono decine di passaggi a livello, per cui da Mantova per Milano i tempi di percorrenza sono di 2 ore e 10 minuti, mentre da Cremona i tempi sono di un’ora e 10 minuti, esattamente come 40 anni fa. Il materiale rotabile è tra i più vecchi in circolazione e l’insufficienza del numero delle carrozze costringe spesso i passeggeri a viaggiare in treno. I collegamenti della bassa Lombardia con Milano e con Verona e Brescia dovrebbero essere potenziati proprio per offrire un alternativa a chi oggi è costretto a muoversi in auto.
APPROFONDIMENTO SULL'EDIZIONE IN EDICOLA MARTEDI' 10 DICEMBRE
09 Dicembre 2013
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