Pasta invece del cous cous, calci e pugni alla moglie
Una padella di cous cous
CREMONA - Ha preso a calci e a pugni la moglie, perché per cena, senza averglielo chiesto, lei gli ha cucinato un piatto di pasta anziché il cous cous. «Lui l’ha presa come una mancanza di rispetto», ma ora che con il marito (originario della Costa d'Avorio) le cose si sono rimesse a posto, davanti al giudice Mary ha attenuato i fatti per i quali l’uomo è stato rinviato a giudizio con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.
Una sera di due anni fa a casa di Mary arrivò il 118 (fu lei a chiamare i soccorsi), la donna venne portata all’ospedale e l’aggressione diventò materia di indagine della polizia e degli assistenti sociali messi in campo dal Comune. Mary ha cercato di attenuare la gravità delle accuse contestate al marito che aveva sì denunciato per lesioni subito dopo l’aggressione, ma poi lei aveva ritirato la querela. «Era nervoso», lo ha giustificato. Ma due anni fa, all’assistente sociale la donna raccontò dell’altro, tanto che trascorse alcuni mesi in una casa protetta con il figlioletto. E tra le cose riferite, disse che il marito non voleva che lei uscisse se non accompagnata. Jimmy e Mary nel frattempo si sono rimessi insieme. Lei lo ha reso padre per la seconda volta. Marito e moglie torneranno in aula il 26 settembre, giorno della sentenza.
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