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CREMONA
CREMONA - Le ultime rilevazioni a disposizione, ufficializzate domenica 22 ottobre da Arpa, sono quelle di sabato. Attestano, senza sorpresa, la dodicesima giornata consecutiva di mal’aria. E descrivono la cappa che ammorba Cremona e il territorio, quanto tutto il resto della Lombardia e mezzo Nord Italia, con numeri che, purtroppo, incorniciano anche il record negativo per le concentrazioni di polveri sottili: a fronte del limite di allarme fissato a cinquanta microgrammi al metro cubo, infatti, le Pm10 sono state riscontrate a quota 122 microgrammi in piazza Cadorna, a 106 in via Fatebenefratelli e a 127 a Spinadesco. Veleni ovunque.
E a livelli pari a più del doppio del consentito. Con una media spaventosa: oltre 80 microgrammi al metro cubo nell’ultima settimana e più di 60 da ottobre per complessivi 67 giorni di sforamento dei parametri da inizio anno contro i massimo 35 di franchigia.
È piovuto, domenica. Ma poco. Comunque non abbastanza. E così, oltre le speranze che si riponevano nel maltempo, l’impressione è che la morsa irrespirabile possa non essersi allentata. E che, di conseguenza, possa durare ancora. A meno che — e ancora una volta sono le previsioni a concedere qualche margine — sia il vento, annunciato per le prossime ore, a garantire un effetto benefico, spazzando via, almeno in parte, gli inquinanti. Si saprà oggi.
Intanto, almeno sino a stamattina, quando sarà effettuata la nuova verifica per stabilire la prosecuzione o la revoca delle misure temporanee, restano in vigore le azioni strutturali contemplate dal secondo livello del piano regionale, con estensione delle limitazioni per le autovetture private di classe emissiva almeno Euro 4 diesel in ambito urbano dalle 8.30 alle 18.30, per i veicoli commerciali almeno Euro 3 diesel dalle 8.30 alle 18.30 e per gli Euro 4 diesel dalle 8.30 alle 12.30.
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22 Ottobre 2017
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