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IL CASO
I vigili del fuoco di Cremona
CREMONA - L’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata (Anbsc) ha destinato ai vigili del fuoco di Cremona parte dei mezzi presenti all’interno di un’azienda piacentina, la Tsa di Calendasco, che è stata sequestrata nel 2009 e confiscata alla mafia. Nello specifico, al palermitano Michelangelo Albamonte. I veicoli in questione, però, al momento non sono stati ritirati: erano in cattive condizioni e i costi di riparazione sarebbero stati troppo alti. L’episodio riporta dunque alla luce le falle di un sistema caratterizzato innanzitutto da lungaggini burocratiche (sono passati ben sette anni dal sequestro dell’azienda alla possibilità di destinare ad enti e associazioni le attrezzature presenti all’interno) e poi dalla mancanza di informazioni certe. Come ad esempio il tipo dei veicoli e le loro condizioni.
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24 Luglio 2016
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