L'ANALISI
17 Luglio 2016 - 10:45
CREMONA - Ci sono quartieri, come il Cambonino, dove la posta non arriva da quindici giorni; ci sono portalettere che hanno in carico tre comuni. Altro che recapito a giorni alterni: lettere e cartoline sono un miraggio e meno male che le bollette di luce e gas, almeno in città, vengono recapitate con un servizio privato, altrimenti sarebbero dolori. Cosa sta succedendo nelle Poste? Il recapito è di fatto paralizzato ed i sindacati sono ancora una volta sul piede di guerra. La drammatica situazione è spiegata e fotografata da Pietro Triolo (Slp Cisl) che dice: «Nonostante le continue rimostranze e sollecitazioni da parte del sindacato, le giacenze ed i disservizi, solo a Cremona ormai sfiorano i mille e più chili di posta ferma e l'azienda cosa è capace di fare? Per risolvere le criticità dovute a carenza cronica di personale addetto alle lavorazioni interne e portalettere, la cosa più inutile... sostituire il direttore, ormai vittima inerme e senza alcuno strumento, in questo modo affossando e destabilizzando l'operatività dell'ufficio di recapito a Cremona».
Sindacati sul piede di guerra: annunciati sciopero delle prestazioni straordinarie aggiuntive dal 25 luglio al 23 agosto e sciopero generale a settembre; inoltre il 27 luglio ci sarà un presidio davanti alla prefettura di Cremona
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