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COMMERCIO A CREMONA
L'edizione 2014 della Festa del Torrone
CREMONA - Dopo quello sulla Ztl si apre un nuovo, eppure storico, fronte di attrito tra l’amministrazione e i commercianti, stavolta gli ambulanti: scontro sulla coabitazione tra il mercato e la Festa del Torrone, in particolare sull’eventuale spostamento dei banchi in occasione della kermesse in programma a novembre, dal 21 al 29, con due sabati (il 21, giorno dell’inaugurazione, e il 28) e un mercoledì (il 25) di complicata convivenza. Dibattito giovedì 30 luglio, a quattro mesi dalla rassegna. Teatro: la commissione tecnica. Protagonisti: da una parte il Comune, rappresentato dall’assessore alla partita Barbara Manfredini e dai tecnici Marco Masserdotti, Riccardo Zelioli e Angelo Benassi affiancati dal comandante della polizia locale Pierluigi Sforza, e dall’altra le associazioni. C’erano Confesercenti con il direttore Giorgio Bonoli e il presidente di Anva Agostino Boschiroli con Susanna Poli, il segretario di Confcommercio Paolo Regina con Maurizio Romanenghi, Coldiretti con Giacomo Maghenzani. E in mezzo, come un convitato di pietra alla riunione, Sgp e il suo referente Stefano Pelliciardi, che ha ovviamente già chiesto indicazioni chiare sulle possibilità di usufruire di piazza Stradivari e che quest’anno, per la prima volta dopo otto edizioni già garantite, deve anche organizzare un prologo della manifestazione ad ottobre, anteprima per la quale, però, non serviranno e non sono stati domandati traslochi. Morale: sul piatto ci sono tre possibili trasferimenti. E quella è stata, in effetti, l’offerta dell’ente: sabato 21, mercoledì 25 e sabato 28, bancarelle via dalla piazza ma non più in viale Po, come accadeva in passato, e invece sistemate lungo corso Vittorio Emanuele. Fra l’altro con l’opportunità, sabato 28, di prolungare il mercato per tutto il giorno. «Una novità — ha sottolineato Manfredini nella discussione — che assicura al mercato continuità con la festa e lo valorizza». Quello è l’orientamento chiaro della giunta e quella è stata la proposta avanzata. Indigesta. Perché gli esercenti non hanno intenzione di accettare collocazioni differenti da quella abituale e l’avevano già fatto chiaramente intendere con gli striscioni appesi nelle ultime due settimane. «Non capiamo — il pensiero comune delle categorie — perché si debba stravolgere l’assetto, vincente, dello scorso anno, quando ci siamo spostati solo l’ultimo sabato. Per noi resta quella la sola concessione possibile». Eppure, l’elemento corso Vittorio Emanuele qualche crepa nel dissenso potrebbe crearla. Si tratterà ancora?
31 Luglio 2015
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