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CREMONA
Un auto della guardia di finanza
CREMONA - Al termine di un’attività di indagine durata oltre un anno, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno constatato l’indebita percezione dell’indennità di accompagnamento da parte di numerosi soggetti residenti in città ed in provincia. In particolare, molto numerosi si sono rivelati gli episodi nei quali i soggetti titolari di indennità assistenziale, ricoverati presso strutture ospedaliere, e quindi a titolo gratuito, omettevano di comunicare tale circostanza all’I.N.P.S. evitando così la temporanea sospensione del beneficio. Nell’ambito degli accertamenti sono stati inoltre individuati alcuni casi particolari, ad esempio stranieri che a vario titolo continuavano a percepire benefici previdenziali pur avendo fatto rientro da anni nel Paese d’origine oppure dipendenti pubblici che avevano attestato all’Amministrazione di appartenenza falsi presupposti al fine di usufruire illegittimamente dei congedi e permessi retribuiti (legge 104/92). 378 sono state le persone nei cui confronti sono stati accertati tali illeciti, per un totale di oltre € 360.000,00 accertati di somme indebitamente erogate. All’Autorità Giudiziaria sono stati segnalati alcuni casi più gravi, nei quali i soggetti si sono resi responsabili di reati che vanno dalla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis c.p.), all’indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316 ter - primo comma - c.p.), alla falsità ideologica (art. 483 c.p.) e all’uso di atto falso (art. 489 c.p.). In particolare, i finanzieri hanno anche scoperto che due fratelli di origine nord africana, da anni residenti nella provincia di Cremona, E.S.Y. (40 anni) e E.S.N.M. (38 anni), hanno continuato a percepire sino a tutto il mese di aprile del 2013 le indennità e i benefeci previdenziali, per un ammontare di oltre 21.000,00 Euro, spettanti ad un loro congiunto che però era deceduto nel Paese di origine a marzo del 2011. Quest’ultima circostanza è stata accertata grazie alla collaborazione dell’Interpol. Nel corso delle indagini i due fratelli, vistisi scoperti, si sono anche procurati un falso certificato di morte che è stato presentato alle autorità italiane allo scopo di depistare gli investigatori e dimostrare che il congiunto era deceduto nel 2013. Entrambi segnalati alla Procura della Repubblica di Cremona, su disposizione della stessa, a garanzia del credito erariale, le Fiamme Gialle hanno eseguito il sequestro preventivo, in funzione della confisca “per equivalente”, di circa € 21.000,00 in contanti, quale profitto del reato, rinvenuti su tre conti correnti bancari, carte prepagate e presso l’abitazione degli stessi. Vi sono poi altri casi clamorosi, quali il nordafricano che, pur avendo trasferito il proprio nucleo familiare nel Regno Unito, aveva falsamente attestato la frequenza del figlio minore in un istituto scolastico cremonese, riscuotendo indebitamente l’indennità di frequenza, ovvero dell’ucraino che aveva fatto rientro nel Paese di origine pur continuando a mantenere la residenza anagrafica in Italia, al fine di percepire, anche in questo caso illecitamente, l’indennità d’accompagnamento. Tutti i soggetti sono stati segnalati all’INPS, che procederà al recupero delle indennità indebitamente concesse, ed alla Corte dei Conti - Sezione Giurisdizionale di Milano per l’eventuale ipotesi di danno erariale.
18 Giugno 2015
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Commenti all'articolo
gianfranco
2015/06/19 - 21:09
il problema principale di tutto questo assurdo modo di gestire i soldi di chi ha versato per anni nelle casse dell'inps, sono le gestioni ai vertici, che visto che non sono soldi loro non si preoccupano più di tanto di controllare e fare in modo che il sistema funzioni come dovrebbe, tanto prendono stipendi da favola, e sono intoccabili, e se li spostano li mettono in posti migliori, cosi faranno ancora più danni, si scambino le poltrone come le figurine, alla faccia delle persone oneste.
Rispondi
enrico
2015/06/19 - 08:08
Certo che dare dei benefici a persone che no sono italiane e che nelle casse inps non versano quasi o niente e discutibile.
Rispondi
They
2015/06/19 - 06:06
Non capisco perché uno straniero extracomunitario debba percepire pensioni e accompagnamenti pur avendo soggiornato nel nostro paese solo qualche mese quindi non aver contribuito alla spesa sociale?
Rispondi
renzo
2015/06/18 - 13:01
Ma quelle associazioni che istruiscono le pratiche per tali agevolazioni, perche' non vengono a loro volta investite per segnalare ai richiedenti di non fare i furbi?, oppure, come penso, se ne fregano, anzi sono in qualche modo correi di tali truffe. Inoltre nell'era telematica come mai le varie ammimistrazioni non "dialogano" on line tra di loro? Il codice fiscale divrebbe parlare per ogni atto della vita delle persone....sapendo poi che gli stranieri spesso se ne restano all'estero, dopo aver percepito i benefici, MAGGIORI E FREQUENTI CONTROLLI.
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