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CREMONA
Sul raid indagano i carabinieri
CREMONA - Falsi carabinieri in azione. Hanno tentato la truffa nel pomeriggio di martedì 19 maggio, nel cuore storico della città, nell’abitazione di un 89enne che risiede nella centralissima via Beltrami con la moglie, malata con problemi gravi di salute. Erano le 18. In due, entrambi di mezza età stando alla descrizione fornita agli inquirenti dall’anziano, hanno suonato al campanello e sono arrivati subito al dunque: «Siamo carabinieri e dobbiamo fare un controllo sui soldi: c’è una partita di denaro falso e dobbiamo vedere se anche lei ha banconote contraffatte». Ha aperto, il cremonese. E i due malviventi, entrambi in borghese, una volta dentro hanno utilizzato la scusa della verifica per aprire cassetti e cofanetti. Cercavano davvero, denaro: buono, però. Ma non ne hanno trovato: secondo quanto garantito dalla vittima, nulla è stato rubato. Indaga l’Arma. Hanno eseguito un sopralluogo accurato, i militari. E raccolto tutti gli elementi possibili sentendo il quasi novantenne, la cui ricostruzione va comunque valutata al netto di uno stato di choc che lo ha costretto anche a rivolgersi al Pronto soccorso per le cure del caso. Di sicuro, comunque sia andata, la guardia è alta. E la stessa Arma, con il comandante della Compagnia, capitano Livio Propato, lancia l’appello all’attenzione: «Su quanto accaduto ci sono ancora aspetti da chiarire — puntualizza — ma approfitto per specificare che i carabinieri non vanno nelle case di nessuno, comunque non per controllare soldi e comunque non in borghese. Noi convochiamo i cittadini in caserma, se serve. Evitate, quindi, di aprire la porta. E chiamate subito il 112».
21 Maggio 2015
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Commenti all'articolo
They
2015/05/22 - 06:06
Solo una parola: BASTARDI
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