L'ANALISI
29 Luglio 2014 - 18:18
Gli addetti impegnati nei lavori di bonifica
CREMONA - Si sono conclusi i lavori di bonifica nel palazzo di viale Trento e Trieste, sequestrato a fine giugno per problemi di eternit e di amianto che ha determinato l’intervento dei carabinieri del Noe. I lavori sono stati presi in carico dall’impresa Piemonti, per conto del noto gruppo cremonese FinDonati (della famiglia Massera), in trattativa per l’acquisto e la ristrutturazione dell’immobile.
Secondo gli inquirenti, al momento del sequestro, si profilava il reato di ‘deposito abusivo di amianto’, con seguente potenziale rischio per la salute pubblica, e la ‘minaccia di rovina dell’edificio’, con la collegata possibilità di cedimenti capaci di mettere a repentaglio i passanti, fronte, quest’ultimo, che ha consigliato anche il transennamento completo del tratto di marciapiede antistante l’immobile.
I lavori di bonifica erano propedeutici al rifacimento del palazzo.
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