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DA GRIGIOROSSO
Rossitto
Non dite che non vi avevamo avvisato che per la Cremonese sarebbe stato impossibile arrivare ai playoff. Lo sarebbe stato in caso di filotto (miracoloso) di vittorie, figuriamoci dopo l'ennesima battuta d'arresto al termine di una gara assurda. Meglio dire regalata o non giocata per un tempo intero. Non è la prima volta che la Cremonese si spegne proprio sul più bello. Lo aveva fatto, ad esempio, contro il Padova in casa e di fronte aveva un avversario di tutto rispetto. Ma consegnare il risultato in mano a un Lumezzane che ha trascorso 45 minuti lontano dall'area di Ravaglia è impensabile.
Se il campionato della Cremonese deve solo badare alla costruzione dell'avvenire, ci vuole ancora lavoro e ci vuole anche coraggio perché ci sono limiti che puntualmente emergono quando il salto di qualità è richiesto; limiti mentali e probabilmente anche fisici in qualche caso. Ma è necessario imparare alla svelta ad avere una mentalità vincente. Nel caso specifico, la Cremonese ha dominato per poi squagliarsi clamorosamente regalando il gol del pareggio e facendosi trovare ingenuamente sguarnita al 95'. Insomma, se la Cremonese aggressiva ha funzionato bene nel primo tempo, la scelta di avere un quinto difensore quando restava mezz'ora da giocare è stata un autogol. Ben più grosso di quello commesso veramente da Zullo pochi minuti dopo. A quel punto la Cremonese non è più stata capace di riprendere metri sul campo e non ha saputo capire che a un certo punto anche il Lumezzane avrebbe chiuso sul pari la gara. L'ultimo, vano tentativo di raddrizzare il punteggio, è diventato un assist per i valgobbini che hanno portato a casa 3 punti con un solo tiro in porta.
Tutto il contrario di quanto accade a una squadra che sa gestire la gara, che sa vincere e non ha paura di smarrirsi.
Il calendario aveva apparecchiato per la Cremonese una piccola scaletta per muovere la classifica dignitosamente prima di Pasqua, ma la squadra non è stata altrettanto dignitosa sul piano della convinzione e della tenuta, finendo per inciampare già al primo gradino.
Ivan Ghigi
14 Marzo 2016
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Commenti all'articolo
Giuseppe
2016/03/16 - 20:08
Sono totalmente d'accordo con Ivan Ghigi. Dobbiamo attendere un altro anno per sperare nella categoria superiore. E' mai possibile che non si riesca a costruire una squadra con dei veri giocatori? Anche i tifosi più fedeli hanno perso la pazienza.
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Mino
2016/03/15 - 02:02
Finalmente un articolo che dice la verita' sull'identita' e sulla gestione della squadra. Congratulazioni all'autore!
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